Autorizzazione al trattamento dei dati nel CV: Guida Completa

Scopri tutto ciò che devi sapere sull'autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV. Leggi la nostra guida completa per capire come e perché includerla nel tuo curriculum, con esempi pratici e consigli utili.

Compilare un curriculum vitae (CV) può essere un compito impegnativo, soprattutto quando si tratta di comprendere le normative relative alla privacy e al trattamento dei dati personali.

Uno degli aspetti cruciali da considerare è l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. Questo articolo fornisce una panoramica completa su cosa sia, come funziona e perché è importante includerla nel tuo CV.

Cos’è l’autorizzazione al trattamento dei dati personali?

L’autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV è un consenso scritto che permette l’uso delle tue informazioni personali per scopi specifici, come definito dalla legge.

Questi scopi possono includere l’adempimento di obblighi legali, la protezione di interessi vitali, l’esercizio o la difesa di diritti legali, e altri scopi di interesse pubblico.

Il trattamento dei dati personali deve rispettare i principi stabiliti dall’articolo 5 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR).

Questi principi includono la trasparenza, la limitazione della finalità, la minimizzazione dei dati, l’accuratezza, la limitazione della conservazione, l’integrità e la riservatezza.

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Vedi anche: Come scrivere un Curriculum Vitae funzionale?

Categorie di dati personali

I dati personali che richiedono l’autorizzazione al trattamento sono suddivisi in tre categorie:

  1. Dati diretti e indiretti: I dati diretti sono informazioni che permettono un riconoscimento immediato, come il tuo nome o la tua foto. I dati indiretti, invece, permettono un’identificazione indiretta, come il codice fiscale o l’indirizzo IP.
  2. Dati sensibili: Questi includono informazioni che rivelano l’origine razziale o etnica, le opinioni religiose o politiche, la salute, la vita sessuale o romantica, i dati genetici, i dati biometrici e l’orientamento sessuale.
  3. Dati giudiziari: Questi includono informazioni relative a provvedimenti giudiziari registrati nel casellario giudiziale.

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Breve storia della privacy in Italia

La protezione dei dati personali ha una storia complessa in Italia. Con l’avvento della tecnologia informatica e l’uso diffuso dei dati, è diventato evidente la necessità di una normativa che regolasse il trattamento dei dati personali.

Vedi anche: Le 10 regole per un colloquio di lavoro perfetto!

Questo ha portato all’emanazione del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, noto come Codice in materia di protezione dei dati personali.

Tuttavia, con l’evoluzione delle relazioni internazionali e l’aumento della vita online, sono state necessarie ulteriori garanzie. Pertanto, il 27 aprile 2016, è stato adottato il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), che ha sostituito il precedente decreto legislativo.

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È obbligatorio dare l’autorizzazione?

Non è obbligatorio fornire l’autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV, ma è fortemente consigliato.

Questo perché permette ai recruiter di contattarti direttamente per la selezione, velocizzando il processo. Inoltre, i CV senza autorizzazione sono spesso i primi ad essere scartati.

 Vedi anche: Quanto dura un colloquio di lavoro?

Esempi di autorizzazioni

Ci sono diverse formule che puoi utilizzare per dare il tuo consenso al trattamento dei dati personali nel tuo CV. Ecco alcuni esempi:

  • “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel curriculum vitae ai sensi del Decreto Legislativo 2018/101 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).”
  • “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali contenuti nel curriculum vitae in base all’art. 13 GDPR 679/16.”
  • “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 101/2018 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini della ricerca e selezione del personale.”

Cosa fare se i dati non vengono usati correttamente

Se ritieni che i tuoi dati personali non siano stati utilizzati correttamente, puoi presentare un reclamo al Garante per la protezione dei dati personali (GPDP). Il reclamo deve essere sottoscritto da te o da un avvocato, un procuratore o un’organizzazione senza scopo di lucro.

Puoi consegnare il reclamo a mano negli uffici del Garante o inviarlo tramite posta raccomandata o posta elettronica certificata.

In conclusione, l’autorizzazione al trattamento dei dati personali nel CV è un elemento essenziale che non solo garantisce la tua privacy, ma facilita anche il processo di selezione.

Ricorda sempre di fornire il tuo consenso in modo chiaro e preciso, e di mantenere i tuoi dati personali sicuri e protetti.

Vedi anche: Come rispondere alla domanda “Dove ti vedi tra 5 anni?”

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L’AUTORE

Vincenzo Di Giorgi

Career Advisor – Linkedin Top Voices Lavoro 2024

Laurea in Giurisprudenza e Master di 2° Livello in Human Resources Management. Esperienza come Recruiter Specialist e Supervisor presso Gi Group e Amazon. Attualmente supporta i candidati nel superare i processi di selezione con strategia e metodi efficaci. Nominato Linkedin Top Voices Lavoro 2024.

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